Palmira sottratta all’Is · Quasi quattrocento civili uccisi in Iraq nelle operazioni contro i jihadisti ·

Le antiche rovine di Palmira ansaLe forze di Damasco hanno annunciato ieri di avere ripreso il pieno controllo di Palmira, la città sede del sito archeologico patrimonio dell’umanità dell’Unesco, in precedenza controllata dal cosiddetto stato islamico (Is). La riconquista — hanno fatto sapere le forze armate siriane — è

avvenuta «grazie alla copertura dei bombardamenti russi e all’appoggio di truppe alleate e amiche».

 

Conquistata una prima volta nel maggio del 2015 dall’Is, che si abbandonò a distruzioni di reperti archeologici e atrocità di ogni tipo, la città era stata ripresa nel marzo del 2016 dalle truppe siriane. Nel dicembre scorso era stata nuovamente occupata dai jihadisti. Ora, dopo quasi tre mesi, viene nuovamente conquistata dai governativi. La città rappresenta non solo un centro culturale di grande importanza, ma anche uno snodo strategico a livello territoriale. Altro fronte destinato a surriscaldarsi — dicono gli analisti — è quello di Manbij, un’altra roccaforte dell’Is nella Siria settentrionale espugnata dalle cosiddette forze della Siria democratica, per la maggior parte composte dai curdo-siriani dell’Ypg (Unità di difesa del popolo curdo). I curdi sono osteggiati in particolare dalla Turchia, che li considera terroristi legati al Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) e si oppone alla loro eventuale partecipazione ai colloqui di pace in corso a Ginevra.

Ankara, entrata nel conflitto siriano la scorsa estate con l’operazione Scudo dell’Eufrate, ha lanciato ieri l’ennesimo ultimatum all’Ypg: «Si ritiri da Manbij o lo colpiremo» come ha dichiarato alla stampa il ministro degli esteri di Ankara, Mevlüt Çavuşoğlu. Intanto, continuano le violenze in Iraq. Almeno 392 civili sono stati uccisi e 613 feriti nel mese di febbraio durante attacchi terroristici o scontri con le formazioni jihadiste del cosiddetto stato islamico (Is).

©  osservatoreromano.va/it/news/palmira-sottratta-all   3.3.2017